Il sostegno della base: il primo chakra
“Non ne hai avuto ancora abbastanza?
Non ne hai avuto ancora abbastanza?
Sei pronto ora?”
dal film “Conversazioni con Dio”
di Neale Donald Walsch
Recuperiamo e consolidiamo, espandiamo il nostro Potere vedendo, comprendendo e avendo chiaro in che gioco siamo in questo momento.
Se c’è qualcosa che non ti torna in quel che vedi, bene! Sei pronto, è il momento di alzarti e vedere oltre.
È indispensabile conoscere che gioco si sta giocando per proteggersi, per scegliere da esseri liberi, per salvarsi e evolvere. Anche conoscere il nostro sistema energetico permette di comprendere
- quali parti sono attaccate e perché,
- che cosa le mina,
- che cosa succede quando queste parti vengono sollecitate e
- che conseguenze ha nel nostro sistema uomo l’indebolire questa parte e
- che cosa, di conseguenza, consente di ottenere a chi sta ad arte agendo questa pressione.
Si tratta di guardare e vedere, non sono supposizioni: sono fatti, disponibili a chi cerca e che è disposto a vedere. E che è in condizioni di reggere lo sguardo, cosa non semplice, quindi è altrettanto importante evitare ogni forma di giudizio ed offesa. Così come è importante tenere presente che la pressione induce un balzo evolutivo ed è in qualche modo funzionale al risveglio. La compresenza di bene-male luce-ombra è un fatto e ciò che conta è saper riconoscere e scegliere liberamente da che parte stare e CHI servire.
Per questo propongo un estratto dal capitolo dedicato al Primo Chakra nel mio libro “In Cammino verso Sé”. Il nome sanscrito di questo centro d’energia è MULADHARA, che significa il sostegno della base, e per questo è associato ai bisogni primari, alla sopravvivenza, al radicamento, al sentirsi al sicuro.
Il conflitto che è in relazione con questo centro riguarda la perdita materiale, il denaro, la morte ed il suo demone è la Paura, sollecita le ghiandole surrenali (che secernono l’adrenalina), il suo colore è il rosso e l’Elemento è Terra.
“…non si ricordava qualcosa che sapeva che avrebbe dovuto fare,
e cioè tornare con un gruppo di persone per affrontare
la Paura che minaccia il nostro risveglio spirituale.”
dal libro “La Decima Illuminazione” di James Redfield
Buona lettura, buone intuizioni, buone Azioni, rinforziamo le nostre radici, averne cura ci farà attraversare qualunque inverno.
con amore,
Alessandra
IL SOSTEGNO DELLA RADICE
MULADHARA è il nome sanscrito del primo chakra e significa “il sostegno della base”, “il sostegno della radice”. (…)
Il mandala che lo rappresenta raffigura un fiore di loto con 4 petali. Il 4 è il numero dell’universo manifesto, della materia, richiama le 4 direzioni, le 4 stagioni, i 4 Elementi. Il primo centro d’energia, abbinato al primo corpo aurico, è localizzato in corrispondenza del perineo, tra ano e genitali ed è rivolto verso il basso. È comunemente associato all’elemento TERRA, intesa come la prima materia che ha dato inizio alla Creazione. (…) Al Primo Chakra è associato il colore primario rosso, che colleghiamo alla vita, all’amore, al fuoco, stimola l’energia, dà carica. (…)
Il senso fisico associato al primo chakra è l’olfatto, il più arcaico e il primo che sviluppiamo nascendo. Il verbo associato è IO HO e la parola chiave è SOPRAVVIVENZA. Si associa a questo centro la percezione del diritto di esistere e di prendere il proprio posto nel mondo. Oltre alla sicurezza fisica, le sue funzioni sono connesse al riconoscimento dei bisogni primari – non solo fisici – e del relativo soddisfacimento. “La piramide dei bisogni” o “la piramide di Maslow” prende il nome dallo studioso che l’ha concepita negli anni ’50 e rappresenta l’evolversi delle necessità primarie nell’essere umano.
Al gradone di base, primo di cinque, si trova la sopravvivenza, cui segue la sicurezza, poi la socialità/appartenenza, la stima e, al vertice, la autorealizzazione. In ultimo Maslow integrò la piramide aggiungendo il bisogno di TRASCENDENZA. A mano a mano che un bisogno è soddisfatto, si passa al gradone successivo. Maslow aveva concepito un altro schema, in cui riportava le conseguenze del mancato soddisfacimento di ciascun bisogno primario. Alla base si trova la paura, l’emozione generata dal non sentire garantito il bisogno della sopravvivenza. Il mancato soddisfacimento del bisogno di sicurezza genera ansia. L’assenza di socialità/appartenenza produce alienazione e solitudine. La mancanza di stima genera frustrazione e senso d’inutilità e il vuoto di autorealizzazione si trasforma in sensazione di incompletezza.
Avere una solida base, un buon radicamento, consente di estendersi ed elevarsi verso il cielo.
Il primo chakra si trova alla base del tronco e nutre energeticamente tutti gli altri; quindi, un disturbo a questo centro può causare squilibrio a tutto il sistema energetico.
È la sede della Kundalini, l’energia residuale della creazione che, come si è detto, è rappresentata da un serpente arrotolato in tre spire e mezzo in corrispondenza dell’osso sacro, da cui si srotola e si innalza per attraversare ogni centro nel percorso evolutivo di trasformazione. Mamani nel libro “La donna dalla coda d’argento” descrive l’esistenza di 7 Soli e dice “nel Primo Sole dorme Amaru, il Serpente di Fuoco. Per conquistarlo bisogna essere un saggio”.
Il primo chakra è collegato al corpo, all’istinto (compresa la prontezza di reazione, quella che salva la vita), alla sessualità, al gioco, al divertimento e spesso sono ambiti di cui ci si vergogna quindi repressi per tabù, per un distorto senso del peccato, per condizionamenti volti alla sottomissione, all’indebolimento, al controllo.
(…)
Gesù diceva “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Vangelo di Giovanni).
Per la relazione che esiste tra il sistema dei chakra e il sistema endocrino, le ghiandole associate a Muladhara sono le surrenali, che secernono l’ormone adrenalina. Il demone del primo chakra è la paura, com’è riportato anche nella piramide di Maslow.
Mantenere le persone nella paura è una forma di controllo e d’inibizione
di questo centro che le blocca e interrompe il contatto con la Madre Terra,
poiché questo è il chakra che radica e connette ad Essa.
Ricordiamo anche che siamo antenne, canali di ricezione e trasmissione dell’energia. Riceviamo dal cielo e trasmettiamo a terra, riceviamo da terra e trasmettiamo al cielo. C’è un flusso di energia discendente chiamato di manifestazione e un flusso di energia ascendente chiamato di liberazione, entrambi ci attraversano. La descrizione che segue delle correlazioni di questo centro con gli ambiti fisici, psichici ed emotivi può rendere l’idea dell’importanza che abbia mantenere questo centro in flusso.
Sul piano fisico sono collegati a Muladhara: genitali esterni, organi escretori, pelvi (struttura ossea del bacino), retto, intestino crasso, circolazione sanguigna e sangue (questo centro è associato al rosso, il colore del sangue, che rappresenta la vita), scheletro (compresi denti e unghie), colonna vertebrale, arti inferiori. È associato anche alla matrice extra cellulare, al tessuto connettivo, alla cute ed epiteli, al tessuto muscolare ed osseo, al midollo osseo (tessuto molle nell’interno cavo delle ossa dove avviene il processo di produzione delle cellule del sangue). I disturbi fisici più comunemente associati a disequilibri o blocchi del primo chakra sono anemia, astenia, depressione, sciatalgie, artriti deformanti, sciatica, emorroidi, coliti, stipsi, anoressia, obesità (questi ultimi due sono correlati anche alla disfunzione del terzo chakra), disturbi alle ossa, infiammazioni e degenerazioni, disturbi nell’area dei genitali esterni, problemi agli arti inferiori, disturbi della sfera sessuale, problemi circolatori, debolezza in generale e tendenza ad ammalarsi spesso con recidive, perdita dei capelli, ipotensione, cefalea, enuresi notturna.
Gli ambiti psico-emotivi che risentono delle condizioni del primo centro d’energia sono: vitalità, istinto, sessualità, basi, stabilità, sicurezza, forza vitale, energie fisiche, accettazione di sé, senso della realtà. Un individuo con il primo chakra in equilibrio è dotato di coraggio, forza, solidità, vitalità, ordine interiore, capacità di trattenere le informazioni, sessualità sana.
Il blocco di questo centro induce insicurezza, distacco dalla realtà, ansia, esasperazione dei problemi, debolezza, isolamento, disinteresse rispetto alla vita, scarsa resistenza fisica, gambe deboli, perdita di contatto con la propria istintualità, autodistruzione (malattie autoimmuni), instabilità emotiva, inquietudine, impotenza/frigidità o rifiuto della sessualità. L’iperfunzione di questo centro invece può sfociare in eccessi di egoismo, deliri di onnipotenza, ossessiva ricerca di “possesso”, aggressività, collera, scatti violenti, eccessi sessuali. Da come una persona cammina è evidente la relazione che ha con la Terra, il radicamento, la sicurezza che esprime, la fede che ha in se stessa, quanta bellezza sente in sé e quanta importanza e valore si riconosce.
Noi siamo importanti e riconoscendolo possiamo evitarci molta sofferenza e smettere di causarci dolore.
Anche il nostro Pianeta ha il proprio asse centrale, la propria Kundalini e i propri Chakra, il primo chakra di Gaia viene riconosciuto nel Monte Shasta in California.
PRIMO CHAKRA sintesi
Nome sanscrito
MULADHARA
Significato
Il sostegno della base
Petali del Loto
4
Colore
Rosso
Senso
Olfatto
Sistema endocrino
Surrenali – adrenalina
Periodo formazione
0-7 anni (si ritorna su questo centro tra i 49 e 56 anni)
Genere
Maschile
Elemento
Terra
In sintesi
Bisogni primari, sopravvivenza, radicamento, sessualità istintiva, istinto
Sconfina in
Aggressività, egoismo
Aspetto
Materiale-territoriale
Conflitto
Perdita materiale/denaro/morte
Demone
Paura
Verbo
IO HO
Mantra
LAM o HUM
Nota
DO
Vocale
U
Floriterapia
Aspen, Beech, Rock Water, Tulip, Down to Earth. Anche i Fiori collegati al movimento
dell’incarnazione – sentire e sentirsi nel corpo – e quelli per la perdita di vitalità e interesse per la vita, per la stanchezza mentale ed esaurimento psico-fisico, come Wild Rose,
Olive, Clematis, Hornbeam. Sunflower per equilibrare l’ego e la relazione col padre. La
scelta del Fiore deve essere ovviamente adattata ad ogni situazione.
Acqua di Luce
Acqua di Lourdes. Acqua di purificazione, di ricambio e attivazione, associata al foglietto embrionale ectoderma, quindi alla pelle e al Sistema Nervoso Centrale.
Essenze Aromatiche calmanti
Legno di Cedro, Patchuli
Essenze Aromatiche stimolanti
Lavanda, Giacinto, Muschio
Cristalli
Tormalina nera, Ossidiana, Ematite, Agata
Numero
1 Archetipo del Guerriero (lato ombra Ribelle) qualità: indipendenza, autonomia, determinazione, ego
Relazione Case Astrologiche
Casa IV Cancro Luna (famiglia, radici, origini)
Yoga asana
L’Albero
Mudra
Il Mudra della Terra (unione delle punte di pollice e anulare di entrambe le mani, inspirazione dalla pianta dei piedi, porto su in alto, oltre la testa e l’espirazione ricade come pioggia dorata)
Primo Chakra di Gaia
Monte Shasta California
(credits: immagini dal web)