Ferragosto
FERRAGOSTO
Un’altra celebrazione quella di questi giorni strattonata e confusa da potenti qui e là nel tempo, da risalire, come un corso d’acqua, fino alla sorgente. Cioè scegliendo se fermarsi ad abbeverarsi lì dov’è arrivato, nella poltiglia di residui d’ogni attraversamento trascinato, oppure risalire cercando da quella Fonte il senso primo.
È lì che in sosta ed in silenzio, in ascolto e gratitudine, si sente e sceglie di che cosa farsi partecipare.
E lì troviamo Sirio, l’Astro del Cielo che ha guidato la via dei Magi verso Gesù appena nato, associata alla Dea Iside la Grande Madre il femminile sacro e divino che in questo giorno è in altra forma celebrato ricordando l’assunzione al Cielo di Maria, anima e corpo.
L’Acqua, della consuetudine dei bagni, la purificazione, da cui la vita viene, l’elemento che insegna il flusso, la capacità di prender forma e stato senza perdere l’identità.
Il Fuoco, dell’usanza dei falò, a richiamare quello superiore che accende lo Spirito, sorgente di Vita, che eleva la forza vitale accendendo a motivazioni grandi i nostri passi.
Eccoli insieme uniti, quella prima coppia d’opposti maschile e femminile, attivo e ricettivo, caldo e umido, quel che precipita e quel che eleva, a farsi complementari, a generare e perpetuare vita. In noi, entrambe le correnti vitali in ognuno di noi.
È un tempo del ciclo dell’anno (che comunque lo si calcoli ripete per sua natura fasi e flussi e quel che cambia è la coscienza che ne abbiamo e ciò che ne facciamo) in cui è saggio ricorrere alla purificazione per liberare e predisporsi, ed alla custodia delle risorse che saranno preziose e necessarie per far fronte alla fase in cui i giorni corti e lunghe notti ed il rigore delle stagioni a venire, ne chiederanno in serbo.
Quindi? che cosa che posso fare?
Vegliare e agire in me, che non vi sia supremazia e schieramento ma equilibrio delle forze, che il mio Fuoco in eccesso non faccia bollire un’Acqua carente, e che un eccesso d’Acqua non spenga il Fuoco stanco. Ciascuno lavorando la propria Terra interiore, instancabilmente, incessantemente.
E coltivare l’attenzione, che sia ferma e concentrata per seguire l’Astro, la propria Stella, in qualunque lunga notte.
Osservato coi Numeri in grande sintesi: intanto il 15 è il punto centrale rispetto al mese, così come il 5 lo è rispetto alla successione delle unità. 15 è tre volte 5: il perno, il ponte, il mutamento, la forza vitale necessaria, l’apertura al cambiamento.
15+8 (agosto) = 23
I cromosomi che ogni cellula porta in dote al concepimento, che nasce da 2 e 3 che si uniscono, madre dei numeri pari e padre dei numeri dispari, femminile e maschile. Di nuovo insieme 5.
Un ponte, un perno dunque che presuppone forza e scelta per andare oltre, e che chiara sia la direzione.
Molti auguri a tutti noi,
Alessandra