24 giugno, San Giovanni
24 giugno, San Giovanni Battista
È oggi la festa dedicata alla nascita di Giovanni il Battista, che “venne come testimone della luce”, colui che battezzava nell’acqua, la cui origine è la festa di celebrazione del picco del Sole.
Nella notte tra il 23 e il 24 si usa preparare l’Acqua, simbolo di purificazione e di Vita, in un tempo in cui il Sole è nel segno zodiacale del Cancro, il primo dei segni d’Acqua, il cui pianeta è la Luna. Eccoli qui uniti in un giorno 24 (le ore di giorno e notte) nell’apoteosi del loro splendore, nella totale pienezza, il Sole e la Luna, il Fuoco e l’Acqua in celebrazione di un matrimonio cosmico, che possiamo celebrare anche in noi, poiché come recita la Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto (3 volte grande):
“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,
e ciò che è in alto è come ciò che è in basso,
per fare il miracolo di una cosa sola.”
Questa parte è il secondo punto della Tavola di Smeraldo, ed è chiamata Legge Ermetica della corrispondenza o dell’analogia. Hermes (nella mitologia greca) – Mercurio della mitologia latina – è la divinità associata al numero 3, che nasce dopo aver trasceso polarità e divisione.
Giorni di Verità, la saggezza popolare ricorda che “San Giovanni non ammette inganni”
Sia dunque Verità, quanta siamo pronti a sopportare.
Sia dunque Luce, quella che siamo pronti a vedere.
Poiché vi sono luci abbaglianti e verità accecanti.
Verità e nudità. La nudità della nascita, la nudità del parto, la nudità della morte, che non chiunque sopporta. Perché ancora non è pronto, perché proprio non ce la fa.
Nei luoghi sacri e nei luoghi funerari di celebrazione dei passaggi furono ritrovate le statuette della Dea Madre, divinità primordiale generatrice di Vita di cui v’era il culto. Le Veneri preistoriche o paleolitiche, dai larghi fianchi e grossi seni, erano nei santuari, nelle grotte, nei siti funerari poiché è il Femminile Sacro che accompagna, le nascite, le morti, le resurrezioni. Il Femminile Sacro che vibra in ciascuno, come qualità animica.
Ecco perché è importante riconoscere i generi, si possono unire ma non confondere, poiché ciascuno è prezioso. Non è grigio il simbolo del Tao. Vi sono il bianco ed il nero non rimescolati ma rispettosi d’ognuno, in movimento e compenetrati, fluidi e bilanciati a perpetuare la Vita. Ed ecco perché è importante che vi siano i princìpi uniti in noi in cosmiche nozze, in equilibrio, nella sublime armonia; nell’estatica danza che sprigiona fragranze, melodie, colori pieni di grazia trascendente.
Le fiamme gemelle non sono fuori, sono dentro, e lì si sposano, nel cuore.