“La Verità libera”
Questo estratto dal libro “La Verità libera” di Paolo Spaladore (prima edizione 2018), prezioso dono di Sara T., è tratto da “Il principio è la Parola” e così si esprime riguardo alla legge:
“(…) La legge è un mezzo e come tale ha una sua utilità. Se può servire un esempio, la legge per la vita è un corrimano per una scala. Il corrimano non è la scala, non è il salire, non è il fine del salire. Il corrimano è il corrimano, non è assolutamente indispensabile per salire, ma se fatto bene, robusto e non invadente, può servire, ti può proteggere se scivoli, se sei al buio e devi comunque salire ti fa da riferimento, serve per evitare di cadere giù in caso di difficoltà, o se ti devi reggere un attimo per riposarti. Ma se stare attaccati al corrimano diventa lo scopo del salire, anzi se vieni obbligato a salire legato e attaccato al corrimano, allora l’aiuto si trasforma in maledizione, il sostegno in catena, il salire una prigione. La legge quando diventa il fine al di sopra e oltre l’uomo e la sua dignità, non è più un punto d’appoggio, ma una catena e una prigione, la più infamante delle maledizioni. (…)”
Si aggiunge l’arroganza con cui viene imposta, giusta o ingiusta che sia, che importa, è legge… e di qualunque livello essa sia, il singolo lo fa scomparire, non esiste più, il singolo o la moltitudine di singoli, scompaiono, è gente, è massa, che produce e che consuma, sono nulla o tutt’al più un fastidio, da comprare (cercano il prezzo di ciascuno, al massimo ribasso) o da reprimere con un altro codicillo scovato, così con la facilità con cui sfruttano e avvelenano, ma che importa… sono quotati in borsa e le azioni galoppano.
Ma il libro si intitola la Verità libera.
E il mondo sta cambiando.
E noi ci stiamo svegliando da un lungo sonno.
E non v’è legge umana che la faccia franca al cospetto della Verità, certamente è questione di tempo, ma chi s’arroga il potere d’imporre facendo la guerra vestito da paladino della pace, che t’annienta ma “per il tuo bene” ed esercitando un potere distorto e corrotto finisce sempre nell’infamia, nell’impotenza, per contrappasso, quando si fa sera, si darà conto. Sempre.
Non è certo né per vendetta né per consolazione, no, è un fatto ed è quel sapere che porta il fuoco sull’intento delle nostre azioni, su che cosa ci muove, e sul coraggio e sulla forza necessari per dire SI se è sì e NO quando è no, e sostenere i valori fondamentali, rispetto, libertà, fratellanza, giustizia e Verità, di “quando si rifiuta anche solo un poco di falsità” (Mère).
Paolo Spaladore completa il testo con queste parole che sono poesia:
Come il canto segue la musica,
e la bellezza segue l’armonia,
così la grazia segue la verità.
La foto del libro è nell’orto, perché i valori vanno coltivati, e coltivarli richiede impegno, non ci si può appoggiare, contare nell’assistenza di chissà chi che venga e faccia la nostra parte, no, si lavora, la terra si cura e si coltiva proprio come la terra interiore, incessantemente, instancabilmente.
Nulla cambia se non cambiamo noi.
Così quando si fa sera, ogni giorno, chiediamoci “che cosa ho fatto oggi per rendere questo posto migliore?” e se non è abbastanza resti il proposito da attuare appena si fa giorno.
E scopri che le sbarre della prigione sono semplici ombre che la luce riflette, e nulla e nessuno può condizionare la tua Libertà, che inizia dentro.
Grazie,
con amore
Alessandra