Solstizio d’Inverno
a cura di Alessandra Pizzi
Buon giorno a tutti,
questo Caffè coi Numeri arriva anticipando il momento del Solstizio d’Inverno.
Naturalmente è il nostro emisfero planetario che entra nella stagione invernale, partiamo quindi dal presupposto che questo è ciò che a noi appare, perché siamo noi che giriamo attorno al Sole e quindi è questo che noi percepiamo dal punto del pianeta Terra in cui ci troviamo.
Da incarnati, infatti, siamo dentro alla legge dello spazio-tempo: il tempo è adesso, il momento in cui ci avviciniamo alla massima contrazione della luce ed abbiamo la massima estensione dell’ombra, quindi domani, giorno del Solstizio d’Inverno, per il nostro emisfero, ovvero lo spazio in cui noi ci troviamo, la percezione è che questo è il picco di contrazione della luce e di massima espansione dell’ombra.
Il termine Solstizio significa etimologicamente che il “Sole sta”, cioè apparentemente sottolineiamo ancora questo passaggio, perché niente si fermerà ed è per il nostro livello percettivo che il Sole starà tre giorni, fino al 24 dicembre, poi riprenderà il suo corso: è la celebrazione della luce che arriva o, meglio, nella ciclicità è il ritorno della Luce. Ecco l’aspetto simbolico della nascita di Gesù, che dal trentesimo anno di età per tre anni sarà il Cristo in azione.
Tutto questo è simbolico e ci esprime qual è il senso profondo dell’attraversamento che noi stiamo facendo in questi tre giorni. Vi è mai capitato di attraversare dei momenti in cui era necessario rinascere a se stessi o in cui avveniva qualcosa di forte, impattante nella nostra vita ed è stato necessario vivere quei primi tre giorni nella grotta?
Questo 3, che forma un’unità, è qualche cosa che ha un profondo significato: qui rappresenta stare tre giorni in quel picco d’ombra, nella grotta. Io uso spesso questo termine con le persone che mi sono più vicine “adesso ho bisogno di stare un po’ nella grotta”.
Questo stare nella grotta, dove Gesù è nato, è ritirarsi nell’antro in cui poi potrà arrivare quel raggio di luce, la rinascita. Il Solstizio d’Inverno non è la mera definizione astronomica che fissa l’inizio d’una stagione, simbolicamente – e così agisce in noi, più o meno consapevolmente – segna il momento in cui la luce inizia a riprendere spazio, irraggia la tenebra e comincia a riprendere il suo cammino fino a che arriveremo all’Equinozio di Primavera, in cui il termine “equo” intende l’ugual tempo di luce e di ombra, e poi continua a espandere e così via… ma stiamo focalizzati qua e adesso col picco della tenebra in cui devo andare a vedere dove sono ancora le parti di tenebra in me. Perché credo con tutta me stessa che questo sia dare senso all’esistenza, andare a vedere io, tu, ciascuno di noi in sé: dove ho ancora da lavorare? Che cosa posso levigare?
Ne parlo oggi perché il Destino 4 di oggi deriva da 13 (20+12+2024=2056/13/4) quindi è attiva l’energia dell’Alchimista, l’archetipo di colui che non teme davanti alla visione di ciò che c’è, che ha il coraggio di reggere lo sguardo, di stare davanti a quel che vede sino o vicino all’intento che lo mosse, e di lavorare quel che ha da lavorare.
Questo è l’augurio che porto a tutti noi, perché è ciò che ognuno sceglie di fare in un dato tempo che fa la differenza. Non è lo scorrimento del tempo in sé, non è il cambio dell’energia, non è che adesso il 2024(/8) sta finendo e passo al 2025 allora “spunto”, intendendo il considerare già fatto tutto quello che riguardava l’8 coi suoi insegnamenti! No, se ho lavorato sull’8 e ho lavorato sull’8 efficacemente allora sì, magari spunto questo giro e ci ripasserò sopra, se sarà dato, la prossima volta. Ma è ciò che faccio che fa la differenza, perché noi, ricordiamolo sempre, siamo qua per agire. Se no non prendevamo un corpo e ce ne stavamo in una dimensione spirituale, invece siamo qua, abbiamo preso un corpo, adesso siamo ancora qui e con questo corpo possiamo scegliere di stare dentro ad ogni nostro singolo passo, e presenti ad ogni nostra azione. Non ce la faremo su tutte, ma se già portiamoli lì l’attenzione credo che un buon risultato si possa compiere.
Vi abbraccio forte, buon Solstizio, buone feste, ricordate che dal 24 cominciano le 13 Notti Sante e approfondite se serve. Quello è un tempo in cui possiamo fare un buon lavoro nei 12 settori rappresentati dallo Zodiaco, è un modo analogo a quello che consideriamo con la Numerologia ovviamente, perché sono forze archetipali che ci caratterizzano e per essere interi abbiamo necessità di passare dentro ciascuna di queste caratterizzazioni, ciascuna delle unità, ciascuna delle forze planetarie, quindi, che sono custodite in quelle 12 notti e poi ci sarà la tredicesima che è di raccordo.
Ancora tanti auguri dal profondo del cuore, a presto Alessandra
Nota: La foto scattata ad un Pino ritrae le goccioline d’Acqua rotonde e luminose sul sempreverde dei suoi aghi.