L’energia di Settembre e del 9
Settembre…
Il nono mese è quello che ci conduce attraverso la porta dell’equinozio all’autunno.
Il 9, ultimo numero delle unità, rappresenta il compimento.
Un percorso avviato nell’1, avendo attraversato ogni passaggio e completato il nono, si compie ed inizia a preparasi per il nuovo che verrà. Così è un buon tempo per dismettere tutto ciò che non corrisponde più al nostro essere contemporaneo.
L’immagine che mi arriva è quella di un baule del teatro, in cui rovisto e sollevo un abito, poi un altro… lo guardo, ritrovo la scena in cui l’indossavo, sorrido, o mi scende una lacrima, e poi con garbo e tenerezza quel che è tempo, col giusto tempo, lo lascio andare.
Questi abiti del baule sono anche gli abiti mentali, le credenze, gli schemi – nostri e di altri, a cui abbiamo creduto – che se è tempo riprendono il corso.
(Nel mio libro “In Cammino verso Sé” c’è una visualizzazione mirata, la decima traccia).
Questo è un passaggio prezioso per poter divenire il nuovo che ci attende. Da qualche parte, nelle nostre stesse cellule vi è traccia del Piano e anche loro – come tutto – lo sanno, e si stanno preparando.
L’1 successivo deriverà dalla riduzione di 10, la Decade sacra ai Pitagorici, la grande Madre che tutto abbraccia e tutto contiene. Con le 9 unità e lo 0 qualunque numero è possibile in infinite possibilità.
C’è un altro aspetto del 9:
si dona per far crescere, auto-eliminandosi.
Quando il 9 si somma con un altro numero – ad esempio 9+3 – riportando il totale 12 all’unità per somma teosofica – 1+2 – ritorna il 3 che si è unito al 9.
Quindi il 9 ha fatto crescere il 3 scomparendo apparentemente, ma vivendo nell’accresciuta coscienza vibratoria di quel 3 che ora deriva da 12.
Il 9 è il punto di massima estensione di un ciclo, integrato in piena luce è il Dono di Sé, la coscienza piena dell’Unità che ha in sé avendo attraversato ogni passaggio che dall’1 lo ha portato lì. Come un fiume che nell’1 è partito dalla vetta ed ha attraversato monti, valli, anse, per giungere a quella foce che lo immetterà nel mare. In quel punto di avvicinamento alla foce (9) vi è la memoria di tutto il percorso (e quindi dell’esperienza che corrisponde ad ogni unità).
Significa che andando a considerare il mese universale, e quindi sommando mese (9) e anno (2019/12/3), accade la stessa cosa, rimane il 3: cresciuto.
Qui non entro nel dettaglio dei numeri di derivazione (segnalo semplicemente per chi ha familiarità che il 19 è diventato 28), ciò che possiamo certamente dedurre è che questo rinforza la richiesta di lavoro che quest’anno ci fa.
Ecco perché la maschera, il ritrovarsi, l’espressione sono temi tanto attivi di questi tempi. L’unificazione delle nostre parti, pancia, cuore, mente, uno nello spirito. Il lasciare andare di velo in velo, di maschera in maschera verso l’essenza. Da lì, cessano i viaggi girovagando alla ricerca del proprio posto nel mondo e sei a Casa ovunque.
Sul senso di quest’anno rimando all’articolo http://www.alessandrapizzi.it/2019/01/12/limpronta-energetica-del-2019/
Un caro abbraccio,
Alessandra Pizzi