Sii paziente Grande Madre. Invocazione per l’Amazzonia
L’Amazzonia brucia
Sii paziente, Grande Madre,
per questo fuoco che mi arde
più di mille eserciti inferociti,
più dello strazio degli affamati,
più del grido strozzato degli infermi,
e ancora più mi fende per noi,
umani maldestri,
bendati assonnati incoscienti,
che vaghiamo di scempio in scempio
per imparare la Vita.
Sii paziente, Grande Madre,
con questi figli incauti,
che per imparare il Rispetto
devono causare il disastro,
e sentire il male che fa il male inferto.
Quanta vita scorre nella recuperata quiete
di taluni cuori, che riaprono le porte
un tempo blindate all’Amore,
svegliandosi da un lungo sonno
di tradite Verità ritrovate,
di violata Bellezza
che tenteremo di guarire
nel nostro riflesso di Te.
Grande Madre,
nella Tua infinita saggezza
sii paziente, il tempo è vicino
per questi umani figli che con avidità prosciugano le tue generose mammelle
e ti saccheggiano il Ventre.
Giunga la giusta zampata
che ferma l’abuso di sciocchi umani
che potevano essere divini
e non l’hanno creduto, non l’hanno voluto.
Un giorno, quando tutto sembrerà perduto
e le folle inginocchiate pregheranno tremanti
si alzerà una voce, tuonando
“E ora, vi è chiaro?”
Poi dimenticherà, l’umana specie
perché è fatta così,
frammista ad arroganti presuntuosi immortali che soltanto dinanzi alla terrena morte
ritrovano le proporzioni e il senso,
e compreso il danno e la lezione
chiudono il copione
ed escono di scena.
I ravveduti paladini torneranno
strenui difensori, giardinieri all’opera senza posa.
Fermati umano!
Leva la benda che oscura la Vista vera, svegliati dal sonno indotto per ignoranza,
reggi il dolore della coscienza,
riaccorda il cuore al Cuore della Fonte
Suprema Generatrice di Vita.
Riprendi il posto d’onore che ti fu assegnato,
sii degno del Dono,
grato dell’ospitalità,
e con garbata obbedienza al Cuore
sii l’equo servitore della fragrante Verità ritrovata.
(Alessandra Pizzi)